CIRCOBALENO > A.S.D. Arcobaleno, Borgosesia (VC)

DOVE?

Borgosesia (VC),

QUANDO?

dal 22 febbraio al 30 giugno 2020

COSA?

Lezioni a distanza: Video di attivita  e giochi motori girati con quick e inshot e spediti via whatsapp, lezioni on line via zoom oppure su istagram sportacasa_asdarcobaleno
Mostra virtuale di foto  ispirate a opere famose: Raccolta di fotografie tramite whatsapp e pubblicate sul sito come una mostra virtuale con classifica e premi www.sportarcobaleno.it

COME?

Le prime due settimane della pandemia sono state un regalo inaspettato: un limbo di tempo vuoto per rallentare, respirare, lasciar sedimentare, nella prospettiva del grande balzo finale: saggi, spettacoli, gare e manifestazioni. Il momento clou dell’anno e il massimo stress che si possa raggiungere con tanto di herpes. Quel tempo sospeso era un regalo per tutti: ognuno poteva vivere seguendo il proprio ritmo interno lasciando spazio al vuoto. Passate due settimane e bombardati da notizie spaventose tanto da sembrare irreali, iniziava ad esserci la necessità di avere un punto fermo. Non sarebbe durato per sempre, vero? Non avrebbe distrutto tutto, vero? Si sarebbe potuto recuperare ciò che si stava perdendo, vero? Quindi per prima cosa bisognava sentire gli “altri”. Cominciamo dagli amici dell’ Associazione, le solite “s****e”, come ci chiamiamo tra di noi, un gruppetto di Donne muscolose che quando c’ è da lavorare sono sempre attive. Provando le mille piattaforme proposte, tra voci metalliche e parole spezzettate, fermo immagini con le smorfie peggiori, un mix di mise inaspettate che variano dal pantalone del pigiama con maglione alle ginocchia all’accappatoio con turbante e faccende casalinghe in atto durante le chiamate (arrosti, marmellate ai lamponi e stiraggio),  si opta per Zoom. Si parla, che bello parlare, ci si racconta, si ride e si ragiona. Che facciamo? I bambini sono molti e di gruppi ed età diverse. Come possiamo stare insieme a tutti? Cominciamo a ipotizzare di fare dei video, differenti per ogni disciplina e inviarli alle varie chat dei genitori. Inizio a girare un video super casalingo senza musica, con le galline che scorrazzano sullo sfondo, riprese che variano dal ciuffo dei capelli, un pezzo di pavimento di legno e finalmente un esercizio, un gioco. I primi che mi vengono in mente. Da lì partiamo. Nascono tutorial per costruire le palline con i palloncini, trampoli con le lattine la scatola di ginnastica porta oggetti. I giovani istruttori introducono i vecchi nel magico mondo di Inschot e Quick e inizia la gara interna a chi gira il video più bello e curato: musiche, testi, effetti speciali e una miriade di nuovi giochi e attività. Il tempo del COVID aiuta a pensare, a cercare, a inventare. I migliori sono i giochi per i piccoli, con tanto di mappe, copricapi da assemblare, il gioco dell’oca motorio, i percorsi tra mille divani diversi, lettoni ,cuscini e il tunnel misterioso sotto lo stendibiancheria. I ragazzi grandi un po’ spariscono nel tempo ovattato e un po’ fremono: apriamo un canale istagram speciale in cui gli istruttori si alternano con metodi differenti, trovate geniali di utilizzo di attrezzi non convenzionali quali bottiglie di amichina, pattine per il parquet, sedie e chi ne ha più ne metta. Per sostituire il sollevamento di una persona nel mano – piede viene brevettato il “Calziglia”, due calze con scarpe e bottiglie pesanti per fare allenamento con il carico e riprovare le prese. Si ripassano i nodi del tessuto con la sciarpa e si giocola con calzini appallottolati e peluche. Facciamo un sondaggio su whatsapp: quanto bambini guardano i video? Possono durare 10 minuti, ma se si seguono le attività c’ è da lavorare anche per due ore. Il responso non è dei migliori: sono belli, divertono, ma poi non sono in tempo reale e quindi non tutti hanno un genitore a disposizione che li aiuta a  seguirli. Meglio va al canale istragram: essendo esercizi di preparazione fisica vengono eseguiti in contemporanea e quindi seguiti, ma sono adatti solo ai più grandicelli. Intanto tra i gruppi Arcobaleno iniziano a girare i video di tutti gli istruttori: questo è bello, finalmente iniziano a conoscerci, anche se abbiamo tutti la maglia del sole, ci riconoscono per nome, per lo sfondo della camera da letto o del giardino e quando ci sarà un cambio o o una sostituzione ci avranno già visti e conosciuti. Alla luce di questo sondaggio decidiamo di pubblicare i video su un canale you tube privato visibile solo dai soci, rinforzare il canale istagram e l’interazione con le famiglie raccogliendo foto, video e pubblicandole sui social. Decidiamo anche di tentare le lezioni on line con Zoom, almeno ci si vede e ci si parla. Ci aiuta una manifestazione on line in cui le vari associazioni si presentano e noi creiamo una storia di circo sulla favola di Cappuccetto Rosso, con tanto di allenamento nella foresta, di lupo cattivo e nonna sprint. Così non vediamo i bambini però. Dobbiamo averli sul monitor. Entro nel mio primo Zoom con i bambini ed entro nelle loro case. Si vedono molte cose, cosa che ti fanno comprendere altre cose. C’ è chi è felicissimo di vederci, chi vorrebbe toccarci, chi sta lontano dallo schermo come se potesse aspirarlo, chi entra ed esce dall’immagine continuando a vivere nel suo presente e non via cavo. Quello che succede nel mondo del video è così diverso dal fuori, dove si sentono solo gli uccellini cantare e le foglie strusciare tra di loro. Poche voci di bambini, nessun rumore di auto, solo qualche sirena che rompe il silenzio dei suoni bianchi. Non sappiamo ancora come muoverci, come reagiranno alle proposte e cosa succederà. Il primo esperimento funziona: merito sicuramente del gioco pensato ma anche e soprattutto del fatto che non ci vedono da tanto tempo e che Zoom è una novità.

Le lezioni on line sono certamente più semplici, permettono di “vedere” il bambino o il ragazzo: le sue esitazioni, la gioia dell’esserci riuscito, come sta a casa sua. Non permette però l’aiuto e la consolazione, i nostri sorrisi sono meno luminosi attraverso il video e arriviamo meno, si sente. L’ambiente che li circonda può aiutarli a stare o allontanarli: c è chi ha i genitori accanto che lo aiutano a comprendere, chi ha il cane che lo distrae o chi a un certo punto si perde e scompare dallo schermo tornando con la merenda. Ci accorgiamo di come è difficile la comunicazione verbale, soprattutto per organizzare loro lo spazio di gioco: “mettetevi a tre passi dallo schermo, dritti, dorso al computer, si anche al telefono, certo anche al tablet, si anche quello di tua sorella, no non lo sapevo che fosse dello zio, si dritto, dritto davanti, hai il divano? e allora girati un po’, si ecco, no troppo, lì c’ è la finestra con il vetro…aaaaargh!!!!” Poi finalmente tocca a noi e tiriamo fuori il nostro meglio con repertori vari di attività nuove, travestimenti, idee bislacche per mantenere viva l’attenzione di bambini che ormai passano la giornata al pc… ma ce la facciamo. Non vediamo tutti l’ra di vederci, toccarci e sentirci ma ce la facciamo! L’ultima lezione on line è una storia di circo inventata, di artisti con mascherine di paiettes e un serpente invisibile da sconfiggere non toccandosi per un po’. Dobbiamo iniziare a capire che dobbiamo accompagnarli a comprendere la necessità della distanza, giocando, e  a trovare qualcosa di bello in questa maschera che copre sotto e non sopra come al solito. Stiamo spianando la strada per settembre, incrociamo le dita. Per concludere l’anno però, ci vuole il saggio. Il saggio on line con 450 bambini? Le solite “s*****e” si riuniscono nuovamente e partoriscono l’idea grazie ad un gioco iniziato tra due famiglie: una mostra di fotografie a tema artistico per creare una galleria. Arrivano le prime magnifiche foto di Elena uguale a un quadro di Frida Kalo, di Maddalena e Cecilia, di Anita e sua mamma e iniziamo a farle girare tra i bambini e ragazzi. Apriamo la possibilità di espressione ad altre categorie: statue, locadine, copertine. Chiaramente inizia la sfida tra di noi istruttori vinta da Silvia e moroso, con la locandina di una serie TV che non ricordo, stile Thor, con tanto di carta stagnola sulle braccia.   In un mese raccogliamo e selezioniamo molte foto, anche di genitori ed amici, un vero spasso. Francesca ci inventa una mostra virtuale che pubblichiamo sul sito www. sportarcobaleno.it ed inizia la votazione interna. Ci sono famiglie che si sono messe in gioco davvero: direttore di banca e psicologa travestiti non dico da cosa per privacy con tanto di baffi lei (così andate a vedere le foto…), chi ha cercato l’auto giusta per lo sfondo, chi invece ha rielaborato l’ opera d’arte e a proprio piacimento. Il concorso “Rainbow national gallery” ha un vincitore: un bimbo di sei anni  che imita una statua di Rodin seduto sul water,divertente e ironico, capace di mettersi in gioco e ridere di sé. Bravo! L’anno prossimo dal vivo riceverà il suo premio! I ragazzi grandi continuano i loro allenamenti on line fino alla riapertura degli sport di contatto, aspettando solo il momento di ritrovarsi in palestra. Speriamo in settembre, speriamo nei medici e negli scienziati perchè il rischio che le palestre scolastiche non possano essere usate è alto. Per ora ci godiamo l’estate e questa finestra di “é tornato come prima” che ufficialmente non c’ è ancora ma che stiamo ormai cercando tutti, incrociando le dita per l’autunno e iniziando a pensare a un piano B dove distanza e mascherina saranno un gioco divertentissimo, colorato e nuovo!

BENEFICIARI DIRETTI

bambini e ragazzi dai 3 ai 20 anni circa, 65 per il circo, 430 in totale. Tutti i tesserati

BENEFICIARI INDIRETTI

genitori e amici , una scuola materna e una casa famiglia, tutti gli iscritti al canale istagram,  700 persone  circa

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